Isis, bandiera su piazza San Pietro in fotomontaggio rivista Dabiq
ESTERI – I terroristi inviano rinforzi a Kobane. Resistono i curdi guidati da una donna. Tre kamikaze si sono fatti saltare nella città curda di Qara Tapah causando almeno 25 morti
La bandiera dell'Isis che sventola su piazza San Pietro: è l'ultima provocazione dello Stato islamico tramite la sua rivista online "Dabiq". Sulla copertina dell'ultimo numero - si vede sul sito del Site - campeggia la bandiera nera e il titolo "Crociata fallita". Immagine che accompagna un lungo articolo dove si spiega la lotta contro “Roma” e i “romani”, parole che nella terminologia del Califfo hanno un significato più ampio: sono i crociati occidentali.
Gli jihadisti hanno inviato rinforzi verso Kobane per piegare la resistenza dei curdi asserragliati nella città siriana. I peshmerga resistono, con le unghie e con i denti. A comandarli è una donna, Mayssa Abdo, nome di battaglia Nadine. Le donne, che nelle file del Pkk hanno sempre avuto un ruolo importante, sono tante nelle unità curde al fronte del Kurdistan turco-siriano. Asserragliate nei quartieri crivellati di colpi, a ridosso della frontiera turca resistono fianco a fianco coi combattenti uomini agli attacchi feroci dei miliziani di Al Baghdadi.
Per nulla intimorito dai raid aerei della coalizione a guida statunitense l'esercito dell'Isis avanza su più fronti: in Iraq, nella provincia di Al Anbar e a Baghdad con una serie di attacchi suicidi e decine di vittime. Attorno alla città petrolifera di Kirkuk, dove un attacco sembra imminente. In Siria a ridosso di Aleppo sede del governatorato di cui fa parte proprio Kobane, la città che denuncia l'Onu, rischia di diventare una nuova Srebrenica, se l'Isis vincerà.
E l’Isis non risparmia i civili, quando arriva. Ci sono i raid è vero ma la guerra si fa sul terreno dove la resistenza curdo-siriana è disperata: i peshmerga hanno rastrellato le case nel nord-est curdo della Siria e condotto decine di giovani alle caserme di reclutamento, per essere inviati al fronte di Kobane, tagliata fuori e sempre più sola.
L'Isis oggi ha colpito anche in Iraq. Tre kamikaze a bordo di auto imbottite di esplosivo si sono fatti saltare nella città curda di Qara Tapah, a nord-est di Baquba, causando almeno 25 morti. L'attentato è stato rivendicato dagli jihadisti sunniti dello Stato islamico. La città si trova vicino a Jalawla, campo di battaglia a nord-est di Baghdad tra le forze dello Stato Islamico e le truppe regolari irachene.