Ciro Esposito: "Aggressori erano più di uno". Al Gr1 l'audio della sua testimonianza
Gli aggressori che hanno sparato a Ciro Esposito, il giovane tifoso napoletano ferito con colpi di pistola nel prepartita della finale di Coppa Italia, "erano più di uno ed avevano i caschi". A dirlo è stato lo stesso Ciro Esposito dal suo letto nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Gemelli dove era ricoverato e dove è deceduto il 25 giugno scorso. La testimonianza era contenuta negli atti dell'inchiesta ed è stata diffusa dal Giornale Radio Rai. Esposito, intubato, sofferente, con la voce fioca, risponde alle domande di un perito consulente della famiglia. Perché ti trovi qua, gli viene chiesto? "Mi hanno sparato" risponde il ragazzo che spiega: "Stavo andando a vedere la partita, il biglietto lo avevo comprato dove abito io, a Napoli". Poi ricorda che gli aggressori "Erano più di uno". Il servizio di Bruno Sokolowicz