Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/mattarella-23esimo-anniversario-delle-stragi-di-capaci-e-via-amelio-falcone-borsellino-aula-bunker-palermo-chiama-italia-f1b3e9d3-3fe3-4e8c-b0e6-ed638f41e329.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Alle 11 nell'aula bunker del tribunale di Palermo

23 anni fa le stragi di Capaci e via d'Amelio, le celebrazioni con il presidente Mattarella

All'appuntamento, 'Palermo chiama Italia', l'intervento del capo dello Stato, del presidente del Senato Pietro Grasso, della presidente della commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi e del procuratore nazionale antimafia Franco Roberti

Condividi
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Palermo
Era il 23 maggio 1992. Una giornata terribile. Perchè fu una delle pagine più tragiche e dolorose mai scritte della storia italiana. Esattamente 23 anni fa a Capaci ci fu la strage mafiosa in cui morirono il giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta del magistrato: Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.

Non passarono nemmeno due mesi e, un altro, vile attentato: quello in via d'Amelio a Palermo in cui persero la vita il giudice Borsellino e cinque suoi agenti della scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Tutto fu opera di cosa nostra. Tutto bisogna ricordare.

Palermo ha ricordato il sacrificio di Falcone e Borsellino con migliaia di ragazzi delle scuole, collegati in diretta con altri 40mila studenti sparsi in 7 piazze d'Italia.

Il presidente della Repubblica  Sergio Mattarella ha onorato la memoria di Falcone e Borsellino nell'aula bunker dell'Ucciardone a Palermo. Il capo dello Stato, ricordiamo, fu vittima anche lui, indirettamente, della mafia: suo fratello Piersanti, ex presidente della Regione Sicilia, morì in un attentato di Cosa Nostra nel gennaio del 1980. 

I cortei per la legalità convergono all'albero Falcone
All'albero Falcone, in via Notarbartolo a Palermo, il corteo di bambini, scout e cittadini, partito da via D'Amelio si è ricongiunto all'altro serpentone partito dall'aula bunker del carcere Ucciardone. Alle 17.58 c'è stato un minuto di silenzio per ricordare la strage di Capaci.

Nell'aula bunker dell'Ucciardone 'Palermo chiama Italia'
L'appuntamento, 'Palermo chiama Italia', si è svolto nell'aula bunker del tribunale palermitano dell'Ucciardone, con l'intervento del capo dello Stato, e di diverse personalità fra le quali il presidente del Senato Pietro Grasso, la presidente della commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi, il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti.

"Noi siamo qui, anzitutto, per dire che la mafia può essere sconfitta. Siamo qui per rinnovare una promessa: batteremo la mafia, la elimineremo dal corpo sociale perché è incompatibile con la libertà e l'umana convivenza", ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Per battere il cancro mafioso bisogna affermare la cultura della Costituzione, cioè del rispetto delle regole, sempre e dovunque, a partire dal nostro agire quotidiano", ha detto il Capo dello Stato ricordando la strage di Capaci.

Il presidente del consiglio, Matteo Renzi, ha ricordato su Twitter le vittime della strage di Capaci.