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ECONOMIA

I dati sui primi sei mesi dell'anno

Lavoro, Cgia: le piccole imprese trainano la ripresa

Nello specifico 164mila persone avrebbero trovato un impiego nel settore dei servizi privati; 89.500 nell'industria. Nella classe dimensionale tra 1 e 49 dipendenti, i lavoratori non stagionali sono aumentati del 33,8 per cento, a fronte del +19 delle medie imprese (da 50 a 249 dipendenti) e del +14 delle grandi

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Sono le piccole imprese a trainare la mini ripresa nel mercato del lavoro. È quanto emerge da un'elaborazione dell'Ufficio studi della Cgia che evidenzia che sarebbero poco più di 253.500 le nuove assunzioni non stagionali previste in questi primi 6 mesi del 2015 nei settori dell'industria e dei servizi privati.

Si tratta di un aumento del 25,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014. Nello specifico 164mila persone avrebbero trovato un impiego nel settore dei servizi privati; 89.500 nell'industria. 


Oltre 164 nel settore servizi
Con riferimento al totale delle assunzioni, poco più di 164 mila persone (pari al 65 per cento circa del totale) avrebbero trovato un impiego presso il settore dei servizi: in particolare, 40.300 nel commercio (cassiere/i, commesse/i, magazzinieri, impiegati, etc.), 29.710 in quello dei servizi alle persone (massaggiatori, parrucchieri, estetiste, badanti, infermieri, assistenti sociali, etc.) e 26.910 nel turismo e nella ristorazione (camerieri, addetti alle camere, cuochi, barman, etc.).

Nell'industria 89.500
Nell'industria, invece, le previsioni ci dicono che i neo assunti non stagionali sarebbero poco meno di 89.500 (pari al 35 per cento circa del totale). La parte del leone l'avrebbe fatta il settore delle costruzioni: tra ingegneri, geometri, carpentieri, muratori, lattonieri e gruisti i nuovi occupati sarebbero 1.930. Nel settore meccanico ed elettronico, invece, i soggetti che avrebbero cominciato a timbrare il cartellino sarebbero 16.870.

"Tuttavia, il dato più interessante - sottolinea Paolo Zabeo della Cgia - emerge dall'analisi della distribuzione dei neo assunti per le classi dimensionali delle imprese. Ebbene, le piccole imprese, quelle con meno di 50 dipendenti, avrebbero contribuito in misura decisamente superiore a tutte le altre. Poco più di 149.000 nuovi assunti non stagionali, infatti, pari al 65 per cento del totale, avrebbero trovato un posto di lavoro nelle piccole e piccolissime aziende. A dimostrazione che queste realta' imprenditoriali costituiscono ancora una volta l'asse portante su cui ruota l'economia e l'occupazione del nostro Paese".

Più 33,8 per cento nelle imprese da 1 a 49 dipendenti
Di rilevo l'incremento registrato nelle piccole imprese. Rispetto al 2014, nella classe dimensionale tra 1 e 49 dipendenti, i lavoratori non stagionali sono aumentati del 33,8%, a fronte del +19% delle medie imprese (da 50 a 249 dipendenti) e del +14% delle grandi imprese (250 addetti e oltre). "È evidente - conclude Zabeo - che gli esiti di questa analisi vanno presi con le molle. Sono il frutto delle indagini trimestrali condotte dall'Unioncamere - Ministero del Lavoro su un campione di 110.000 imprese distribuite su tutto il territorio nazionale. Pertanto, questi risultati dovranno essere confrontati con i dati a consuntivo, anche se ci permettono di cogliere il sentiment degli imprenditori che, a quanto pare, è migliorato notevolmente rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso".