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MONDO

Unione Europea

Mogherini: "Partnership Ue-Russia finita per scelta Mosca"

Il ministro degli Esteri, appena designato Alto rappresentante per la politica estera Ue, illustra le proriorità del semestre di presidenza italiano alla Commissione Esteri dell'Europarlamento: dall'Iraq a Gaza, dalla crisi ucraina agli accordi bilaterali dell'Ue con altri Paesi, fino all'immigrazione

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Federica Mogherini (AP)
Bruxelles
Il partenariato fra Ue e Russia al momento non esiste più "per scelta di Mosca" e per il suo ruolo nella crisi ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, presentando alla commissione Affari esteri del Parlamento europeo le priorità del semestre di presidenza italiana del Consiglio Ue.  Il ministro ha citato un passaggio dell'intervento del presidente tedesco Joachim Gauck ieri a Danzica, secondo il quale la Russia ha messo fine alla partnership con l'Unione europea. "Un'istantanea perfetta della situazione". Così il ministro ha definito il discorso di Gauck. In ogni caso, ha continuato Mogherini, è "impossibile affermare che non sia nel nostro interesse" cercare di ristabilire in futuro condizioni di partnership con Mosca.

"No a una soluzione militare". Venerdì la decisione su nuove sanzioni 
Proprio la crisi ucraina è stata uno dei temi al centro del suo intervento. "Non c'è una soluzione militare. Bisogna lavorare a una soluzione politica" ha sottolineato Mogherini aggiungendo: "Domani la commissione preparerà il pacchetto" delle nuove sanzioni europee per la Russia e "la decisione si prenderà venerdì". 

Iraq: "No alla narrativa dello scontro di civiltà e di religione"
Mogherini ha parlato anche di altre crisi internazionali. In Iraq "cerchiamo di evitare la narrativa dello scontro di civiltà e di religione" perché "fa comodo all'Isis, ma non a noi". Il ministro ha poi aggiunto: "Occorre trovare una soluzione regionale per Iraq e Siria" e, in particolare "una soluzione politica in Iraq, sostenendo un governo inclusivo".

"In Medioriente l'Ue deve giocare un ruolo politico"
Parlando ancora di Medioriente, ha poi precisato: "l'Unione europea deve giocare un ruolo politico". Per disinnescare la crisi in atto, spiega, serve nell'immediato "un cessate il fuoco che possa portare al termine del conflitto, non basta solo un cessate il fuoco prolungato". A suo giudizio "qui interviene il ruolo dell'Unione europea: bisogna capire che ruolo avrà nella ricostruzione a Gaza. Dobbiamo svolgere un ruolo politico".

"Sosterremo accordi con Moldavia, Georgia e Ucraina"
Altro tema toccato nel corso del suo intervento, quello delle relazioni bilitari dell'Ue con altri Paesei. "Noi sosterremo l'accordo di associazione tra Ue e Moldavia, ma anche con Georgia e Ucraina".  Un obiettivo che rientra nelle priorità del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Ue. "L'Italia - ricorda il ministro - è sempre stata a favore dell'allargamento dell'Unione europea, e quindi pensiamo che lo strumento dell'ampliamento sia utile anche a livello regionale". La presidenza italiana, precisa ancora Mogherini, sostiene le politiche di ampliamento "perché qui si gioca la nostra credibilità". Ma "ampliamento - precisa - non significa accelerazione artificiale del processo" di adesione.

Immigrazione
Mogherini ha parlato inoltre di immigrazione sottolineando che la Farnesina ha responsabilità limitata ad alcuni aspetti del problema. "Terrorismo, diritti umani e immigrazioni sono tre fattori legati", premette Mogherini, per la quale "il lato di competenza di un ministro degli Esteri è più su alcuni aspetti che su altri, in particolare sui diritti umani e la prevenzione". In tal senso, sostiene Mogherini, "la parte che compete di più agli Esteri è il rafforzamento del partenariato con i Paesi di transito, Libia in particolare". Per rispondere alle pressioni migratorie, continua il ministro, "il lavoro vero da fare è quello a monte: la prevenzione dei conflitti". Poi, conclude, "c'è la creazione di un ambiente, in Africa e nel mondo arabo, che consenta di non scegliere di rischiare la propria vita, e mi riferisco ai flussi migratori".