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ECONOMIA

Recovery Plan

Bozza Pnrr: nel 2022 centrare 102 obiettivi per 40 miliardi. Draghi: "Impegno fino al 2026"

Via libera dall'Ue alle rate semestrali delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza riconosciute all'Italia

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Cresce nel 2022 la sfida del Recovery Plan: secondo quanto si legge nella bozza della relazione che il governo trasmetterà al Parlamento il prossimo anno andranno centrati in tutto 102 obiettivi per assicurarsi seconda e terza rata dei fondi europei, in tutto 40 miliardi.

Nel dettaglio andranno raggiunti 47 obiettivi nei primi sei mesi dell'anno e 55 nella seconda parte del 2022. Per ottenere due tranche rispettivamente da 19 e 21 miliardi. In totale da qui al 2026 i fondi sono suddivisi in 10 rate: per vedersi staccare tutti gli assegni l'Italia dovrà realizzare in tutto 520 obiettivi.

Draghi, inizio di lungo processo, impegno fino 2026
"Questo è solo l'inizio di un lungo processo. C'è bisogno di un impegno quotidiano fino al 2026. Aver conseguito i 51 obiettivi previsti dal Piano è importante, ma non è il momento di adagiarsi per l'obiettivo raggiunto", aveva detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi aprendo la cabina di regia sul Pnrr.

Draghi ha ribadito che il governo ha centrato "l'obiettivo del conseguimento dei 51 obiettivi del Piano", e che invierà la richiesta alla Commissione europea per il pagamento della prima rata.  "Il risultato è stato raggiunto grazie soprattutto a voi e alle vostre amministrazioni, e grazie alla disponibilità del Parlamento. In particolare, ringrazio il ministro Franco per lo straordinario lavoro fatto dal suo Ministero. E voglio ringraziare anche gli uffici della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'azione svolta: sono stati molto efficaci sin dall'inizio di questo processo. Grazie anche alla Conferenza Regioni, UPI e ANCI", ha aggiunto.

"Questo è solo l'inizio di un lungo processo. C'è bisogno di un impegno quotidiano fino al 2026. Aver conseguito i 51 obiettivi previsti dal Piano è importante, ma non è il momento di adagiarsi per l'obiettivo raggiunto", ha proseguito Draghi.

Secondo il premier, "il Pnrr è un piano di risultati. Ad esempio, approvare le leggi delega sulla giustizia penale e civile è importante - e ringrazio la ministra Cartabia per il suo impegno costante - ma e' solo il primo passo. Serve un'attuazione attenta delle deleghe e la predisposizione di un sistema di monitoraggio continuo per controllare che si stiano giorno dopo giorno raggiungendo gli obiettivi finali indicati nel Piano, in termini di riduzione dell'arretrato e dei tempi dei processi". 

"Questo vale per tutte le altre riforme. E vale anche e soprattutto per gli investimenti, che sono anch'essi finalizzati al raggiungimento di risultati, vista anche la scarsa capacità di spendere le risorse disponibili nel passato. Vi chiedo quindi di far passare questo messaggio nelle vostre amministrazioni e di prepararle al meglio per i compiti dei prossimi anni. Nel caso in cui ci siano difficoltà nell'attuazione, queste vanno sollevate subito e sottoposte all'esame di questa Cabina, che svolge un ruolo fondamentale per risolvere i problemi di attuazione del Piano", ha continuato Draghi.

"Se vogliamo che la percezione dell'Italia all'estero cambi in modo permanente, questa è un'occasione unica: dimostrare che tutte le risorse del Piano sono spese correttamente e onestamente, evitando fenomeni di corruzione e infiltrazioni delle organizzazioni criminali. E le vostre amministrazioni - anche in questo caso - svolgono un ruolo fondamentale", ha concluso il premier.

Ok Ue a versamento rate per l'Italia
Via libera dall'Ue alle rate semestrali delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza riconosciute all'Italia. Il Commissario europeo per l'economia Paolo Gentiloni - è scritto sul sito del ministero dell'Economia e Finanze - dopo la firma apposta dal Ministro dell'Economia e delle Finanze, Daniele Franco, ha siglato gli Operational Arrangements (OA) relativi al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell'Italia.

Gli operational arrangement sono gliatti formali con i quali sono stabiliti i meccanismi di verifica periodica (validi fino al 2026) relativi al conseguimento di tutti i traguardi e gli obiettivi (Milestone e Target),necessari per il riconoscimento delle rate di rimborsosemestrali delle risorse Pnrr in favore dell'Italia.

I contenuti degli OA - spiega il ministero dell'Economia sul proprio sito - sono stati condivisi a livello tecnico con le strutture Pnrr dei singoli Ministeri interessati e sono stati oggetto di negoziato con la Commissione europea.    Gli Operational Arrangements, che sono già stati firmati anche dalla Francia dalla Spagna e dalla Grecia per i relativi Piani, costituiscono un passaggio preliminare e necessario perla presentazione della prima domanda di pagamento alla Commissione europea entro fine dicembre.

Prima rata da 11,5 miliardi  sovvenzioni, 12,6 miliardi prestiti
La prima richiesta di pagamento dell'Italia alla Commissione europea per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) vale 11,5 miliardi di euro in sovvenzioni e 12,6 miliardi di euro in prestiti, per un totale di 24,1 miliardi di euro. Si legge nell'accordo operativo firmato dal ministro dell'Economia, Daniele Franco, e dal commissario europeo per gli Affari economici, Paolo Gentiloni, che apre la strada ai pagamenti destinati all'Italia dal Recovery Fund fino al 2026. 

Il via libera Ue fissa regole: fondi nel 2022 dopo verifica
Il via libera dato oggi dall'Ue fissale regole condivise in base alle quali saranno poi fatte le verifiche per lo sblocco definitivo nei fondi, semestre per semestre. I primi fondi, secondo quanto si è appreso, arriveranno tra qualche mese, nel 2022, dopo aver verificato che gli obiettivi indicati sono stati centrati. Per la prima rata si tratta dei 51 target e mile stone di chi ha parlato oggi e ieri il premier Mario Draghi. 

Bozza: 66 riforme nel 2022, da appalti a carriera professori
Il Pnrr prevede nel 2022 l'approvazione di 66 riforme: 23 con atti legislativi e 43 contatti normativi secondari, concentrati per lo più nel secondo trimestre dell'anno. Così la bozza di relazione al Parlamento. Entro il 30 giugno 2022 sono previste la riforma della carriera degli insegnanti e la delega sul codice appalti pubblici. Entro il 31 dicembre: un sistema di formazione di qualità per le scuole; un sistema di certificazione della parità di genere e meccanismi di incentivazione per le imprese; la legge annuale sulla concorrenza 2021. In totale quasi un terzo (154 su 520)degli obiettivi Pnrr sono riforme, tra cui 59 leggi. 

Pnrr fondo sisma, approvati progetti per 813 milioni di euro
La Cabina di Coordinamento che gestisce il Fondo complementare al Pnrr per le Aree sisma 2009 e 2016, presieduta da Giovanni Legnini, Commissario per la ricostruzione del Centro Italia, ha completato oggi, nel pieno rispetto dei tempi previsti, la definizione del primo pacchetto di progetti del Fondo, relativi a "Città e borghi sicuri, sostenibili e connessi", per un importo di 820 milioni di euro. Altri progetti per 260 milioni di euro, per finanziare il treno a idrogeno tra Terni e Sulmona, la riqualificazione delle strade statali e delle stazioni Fs, per un importo di 260 milioni di euro, erano stati approvati dalla Cabina di Coordinamento nei giorni scorsi. 

A enti locali 36%, 80 mld con fondo complementare
"Si stima che circa il 36 per cento delle risorse del Pnrr saranno affidate a Regioni, Comuni, Città metropolitane o altre amministrazioni locali (66 miliardi di euro nel caso del Pnrr in senso stretto, che si estendono a 80 miliardi di euro se si considera anche il Piano nazionale per gli investimenti complementari)". E' quanto si legge nella bozza della relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Recovery Plan.   "Il coinvolgimento degli enti territoriali - sottolinea il documento - attraversa le sei missioni del Piano, con una particolare concentrazione nell'area della Missione 5,Inclusione e coesione, destinata prevalentemente ai Comuni, e nell'area della Missione 6, Salute, destinata quasi esclusivamente alle Regioni".

Le amministrazioni locali "partecipano alla realizzazione del Pnrr in aree che variano dagli asili nido, ai progetti di rigenerazione urbana, all'edilizia scolastica e ospedaliera,all'economia circolare, agli interventi per il sociale.Partecipano in qualità di destinatari finali alla realizzazione di alcuni progetti attivati a livello nazionale, come quelli in materia di digitalizzazione della pubblica amministrazione.Hanno, infine, un ruolo nella definizione e messa in opera di alcune delle riforme previste dal Piano in materia di disabilità, servizi pubblici locali, turismo e in altri settori di competenza decentrata. Per questi, sarà fondamentale un'attività in stretta sinergia con le amministrazioni centrali nelle sedi istituzionali della Conferenza Stato-Regioni, della Conferenza Unificata e del Tavolo permanente per il partenariato economico sociale e territoriale".