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ITALIA

Cerimonia del Ventaglio

Mattarella cita padre Hamel, rispettosi degli altri. Invita Paese a non entrare nell'età dell'ansia

"Padre Jacques Hamel, trucidato ieri nella sua chiesa, aveva definito 'Un tempo per essere rispettosi degli altri, chiunque essi siano', parole che sottolineano l'enormità del crimine". Lo afferma Sergio Mattarella, aprendo il suo discorso in occasione della Cerimonia del Ventaglio

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"Quel che dobbiamo impedire è che la paura ci vinca. Non possiamo consentire che il nostro Paese entri nell'età dell'ansia". Lo dice Sergio Mattarella, presidente della Repubblica alla Cerimonia del Ventaglio. "Questo dovrebbe essere, e deve essere, invece, il tempo della responsabilità. E la responsabilità richiede impegni comuni al di sopra delle divisioni. Sul piano continentale e su quello interno", sottolinea. Occorre "una sempre più ampia e completa collaborazione operativa tra gli Stati" contro il terrorismo e "solidarietà e comunanza di vita" contro la violenza.

Siamo sfidati dal terrorismo
"Siamo sfidati dal terrorismo e veniamo interpellati dalle periferie esistenziali presenti nelle nostre società urbane, nei territori dell'Europa, e, allo stesso tempo, dalle periferie del mondo".

Respingere uso religione per scatenare conflitti
"La violenza è tornata a diffondersi in Europa attraverso strade differenti. Di fronte a un fenomeno così diversificato e complesso occorre trovare la capacità di analizzarlo nella sua completezza per poterlo contrastare e sconfiggere in tutte le sue forme e cause, a partire naturalmente da quella del terrorismo islamista. Respingendone il proposito criminale di utilizzare la religione per scatenare un conflitto globale. Anche in questo occorre la collaborazione attiva delle comunità religiose d'Europa, particolarmente di quelle islamiche".

Demone violenza si diffonde in Europa
"Non vi è soltanto l'assalto, feroce, del terrorismo. Questa stagione sembra dare spazio a ogni tipo di violenza, sembra favorire il propagarsi anche di germi endogeni rimasti a lungo nascosti, sotto controllo, nelle nostre società e che, all'improvviso, esplodono. Né possiamo dimenticare che gli assassini di Parigi e di Bruxelles (e, ancora ieri, a St. Etienne) erano nati e cresciuti in Paesi europei. La diversità delle cause di stragi e crimini accresce l'allarme. Sembra davvero che il démone della violenza si sia nuovamente diffuso in Europa".

In nessun luogo violenza è normale
"Il pensiero corre anche alla recente strage di Kabul, a Istanbul, a Orlando, ai tanti attentati in Iraq, alle vittime negli ospedali della Siria, alla strage di disabili in Giappone. Nessun luogo è ormai lontano e in nessun luogo la violenza può essere considerata normale". ha detto il presidente nel suo discorso alla Cerimonia del Ventaglio.

Tra stragi anche barbara uccisione Regeni
"In queste ultime settimane abbiamo attraversato eventi tristi per il nostro Paese. Dalla strage di Dacca alla sciagura ferroviaria in Puglia, alla strage di Nizza: tanti nostri concittadini hanno perso la vita o sono ancora alle prese con le conseguenze di quegli eventi. Ad essi si aggiunge la barbara uccisione di Giulio Regeni".

Mattarella cita padre Hamel, rispettosi degli altri
"Padre Jacques Hamel, trucidato ieri nella sua chiesa, aveva definito 'Un tempo per essere rispettosi degli altri, chiunque essi siano', parole che sottolineano l'enormità del crimine". Lo afferma Sergio Mattarella, aprendo il suo discorso in occasione della Cerimonia del Ventaglio.

Si batte violenza con cultura e valori
Da tante parti è stato sottolineato più volte che è anzitutto sul terreno della cultura e dei valori che è possibile battere la violenza che aggredisce le nostre città. Il clima di incertezza si riflette anche nel linguaggio della politica, dei media e dei social. Un linguaggio talvolta caratterizzato da toni aspri, aggiunge.

Data referendum? Dibattito surreale come Pokemon
"In queste settimane, talvolta, a proposito della data e del cosiddetto spacchettamento, mi è parso di assistere a discussioni un po' surreali, quasi sulla scia della caccia ai Pokemon". "Si è detto - prosegue Mattarella - che vi sarebbe stato uno spostamento della data di celebrazione del Referendum. Qualcuno ha anche invitato perentoriamente a comunicarne la data. La data del referendum non è stabilita per il semplice fatto che non è ancora possibile farlo. 

Ricorda Letizia Leviti e suo 'splendido messaggio'
Di questo abbiamo bisogno: occorre, ovunque, un sovrappiù di politica. Una politica capace di pensare e progettare al di fuori di calcoli contingenti e di umori superficiali, di esaminare con serietà fenomeni complessi e governarli con chiarezza e coraggio. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando alla cerimonia del Ventaglio al Quirinale. La vostra collega Letizia Leviti - che desidero qui ricordare con voi - nello splendido messaggio lasciatoci pochi giorni fa, ha detto: "Abbiamo un debito con i telespettatori: dobbiamo dirgli la verità". Questo richiamo non vale soltanto per i giornalisti: vale per tutti, a partire dalle donne e dagli uomini delle istituzioni, siano indipendenti, di maggioranza o di opposizione. Talvolta i media cedono alla tentazione di voler spiegare in tempo reale gli avvenimenti, in luogo di narrarli, cercando nello smarrimento della gente, nei frammenti di immagine, in testimonianze, rese talvolta sotto choc, conclusioni destinate sovente a rivelarsi fallaci alla luce dei fatti. Conclusioni che comunque, conquistando diritto di cittadinanza, nel moto, labile e perpetuo, dell'informazione, incidono nella formazione delle opinioni. Non può valere in questo caso il detto "the show must go on", perché non si tratta di spettacolo bensì della vita e del futuro delle persone. Sotto altro profilo, il sacrosanto e irrinunziabile diritto di cronaca e il dovere di informare, non sono e non possono essere, naturalmente, posti in discussione. Forse sarebbe opportuno, peraltro, ricercare il punto di equilibrio con l'esigenza di evitare che la ripetitività fuor di misura di immagini di violenza possa provocare comportamenti emulativi. Quegli stessi comportamenti che il web, pur tra tanti benefici, talvolta sembra suggerire, offrendo una platea sterminata ai predicatori di odio, aggiunge.