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MONDO

Medio Oriente, si tratta sul cessate il fuoco

Gaza, Hamas: pronti ad accettare tregua umanitaria. Onu: inchiesta su violazioni di Israele

Hamas però pone condizioni all'accettazione della tregua: "Non deporremo le armi per poi negoziare", ha detto il capo dell'ufficio politico di Hamas, Khaled Meshaal. Prima, sostiene Hamas, occorre che Israele tolga il blocco imposto alla Striscia di Gaza

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Hamas è pronta ad accettare una tregua umanitaria a Gaza, afferma il leader di Hamas, Khaled Meshaal, dal Qatar, citato dai media israeliani. Secondo la France Presse, tuttavia, Meshaal pone come condizione la rimozione del blocco israeliano dalla Striscia, quindi la condizione è che vengano aperti i valichi di confine.

Il consiglio dell'Onu per i diritti umani ha chiesto una commissione di inchiesta internazionale. A Ginevra è stata approvata una risoluzione che chiede un'indagine su tutte le violazioni nella Striscia di Gaza. I 47 Paesi membri hanno appoggiato la bozza di una risoluzione presentata dai palestinesi: 29 Stati si sono detti a favore (Cina, Russia, Paesi arabi e Latino Americani e africani), uno contro (gli Usa) e 17 (tra i quali alcuni Paesi europei) si sono astenuti.

Netanyahu: "Risoluzione una parodia"
La risoluzione per indagare su presunti crimini di guerra commessi dai militari israeliani è "una parodia e va rigettata da qualunque individuo rispettabile", il commento del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. "Dovrebbe piuttosto investigare - ha aggiunto - su Hamas".

Onu, "possibili crimini di guerra"
Su Isreale e Hamas arrivano le dure parole dell'Alto Commissario per i Diritti Umani dell'Onu: Navi Pillay ha affermato che lo stato ebraico potrebbe essere chiamato a rispondere di crimini di guerra per gli attacchi compiuti nella Striscia di Gaza, che sollevano la "forte possibilità" di violazioni del diritto internazionale. Pillay ha poi accusato Hamas di "attaccare in modo indiscriminato i civili. Negli attacchi di Hamas e altri gruppi armati palestinesi contro zone civili non sono stati rispettati i principi di distinzione e precauzione".

Drammatico bilancio delle vittime
Continuano i raid nella Striscia, i morti palestinesi sono oltre 695, più di 4 mila i feriti. Tre soldati israeliani sono stati uccisi oggi a Khan Younis, facendo salire a 32 il bilancio dei militari di Tel Aviv morti negli ultimi 6 giorni. Le vittime degli attacchi sono soprattutto civili.

Israele, possibile nuova missione
Intanto il ministro della difesa Moshe Yaalon ha detto agli uomini della Brigata Golani schierata su Gaza di prepararsi ''per la prossima missione'' una volta che sia finita l'attuale fase di localizzazione e di distruzione dei tunnel. ''Ci stiamo preparando - ha detto, citato dai media - alle prossime fasi dopo la battaglia ai tunnel e dovete essere pronti per altre missioni''.

Ambasciatore isrealiano: "Occupare Gaza è un'opzione"
Per Israele, occupare nuovamente Gaza è una "opzione", anche se non immediata: lo ha detto, parlando con un gruppo di giornalisti, l'ambasciatore israeliano in Italia, Naor Gilon. Il diplomatico ha ammesso che Israele aveva sottovalutato le dimensioni e la pericolosità della rete di tunnel costruiti dai "terroristi di Hamas" e costati "miliardi di dollari", dirottati probabilmente - ha osservato - anche dagli aiuti umanitari Ue alla popolazione palestinese. Questa rete deve essere "smantellata".