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ECONOMIA

"8 miliardi in meno ai Comuni in 5 anni"

Fisco, Corte dei Conti: per i Comuni +22% in 3 anni, 618 euro a testa

Così i giudici contabili nella relazione sulla finanza locale che osservano che "i livelli massimi di riscossione tributaria" si registrano nei Comuni con più di 250mila abitanti, dove arriva a 881,94 euro a testa. Oggi il peso del fisco - scrivono - è "ai limiti della compatibilità con le capacità fiscali locali".

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Roma
Negli ultimi tre anni la pressione fiscale dei Comuni è aumentata progressivamente passando dai 505,5 euro del 2011 ai 618,4 euro pro capite del 2014. A sostenerlo è la Corte dei Conti nella relazione sulla finanza locale. "I livelli massimi di riscossione tributaria - osservano i magistrati contabili - si registrano nei Comuni con più di 250mila abitanti, dove arriva a 881,94 euro a testa".

A pagare di più i cittadini dei comuni grandi o molto piccoli
La dinamica delle entrate locali, si riferisce, è dovuta principalmente al deterioramento del quadro economico - causa più che prevedibile - e dalle numerose manovre di risanamento della finanza pubblica". A pagare di più, in generale, sono i cittadini che abitano nei Comuni più grandi, da un lato, e in quelli piccoli o piccolissimi, sotto i duemila abitanti. I comuni con popolazione superiore ai 250.000 abitanti complessivamente sono dodici (e da soli rappresentano il 23% della spesa complessiva dei comuni italiani). Nei Comuni tra 60mila e 249mila abitanti la riscossione procapite si attesta a 649,69 euro. Seguono i Comuni della fascia più bassa (da 1 a 1999 abitanti) con 628 euro per abitante, dato "indicativo di come il livello penalizzante della pressione fiscale nei piccoli centri sconti le differenze di base imponibile (e quindi la minore capacità fiscale) che, a fronte delle più che incisive misure correttive sui livelli di disponibilità finanziarie indispensabili a garantire servizi essenziali, hanno determinato una 'rincorsa' all'esercizio del massimo sforzo fiscale".

I Comuni dove il fisco è più leggero sono quelli tra i 5mila e 10mila abitanti 
La quota più bassa di riscossione fiscale si registra nei Comuni tra 5 e 10mila abitanti (511,76 euro procapite) e comunque tutte le fasce intermedie si collocano sotto i 600 euro a testa. Guardando alle entrate per 'macro aree', la Corte dei Conti osserva che "gli anni 2012 e 2014 segnano, in generale, livelli molto elevati di incassi da tributi, con punte particolarmente accentuate nelle Isole, dove il livello raggiunto nel 2014 risulta quasi doppio rispetto al 2011, con un incremento del 93,62%". Le Isole e il Sud sono anche le aree dove maggiore è stata la riduzione dei trasferimenti (rispettivamente -49,5% e -34,6% tra 2011 e 2014). 

In 5 anni 8 miliardi di tagli per i Comuni
Tra il 2010 e il 2014, afferma ancora la Corte, i Comuni hanno subito tagli per circa "8 miliardi", compensati da "aumenti molto accentuati" delle tasse locali "per conservare l'equilibrio in risposta alle severe misure correttive del governo". Oggi il peso del fisco è "ai limiti della compatibilità con le capacità fiscali locali".